Venerdì 7 ottobre 2022, alle ore 17, presentazione del libro scritto dal prof. Ranieri Varese dal titolo: Materiali per lo studio della produzione a stampa nella Ferrara del XVIII secolo. Postfazione di Maria Gioia Tavoni, seduta accademica in presenza dalla Biblioteca “Lionello Poletti” dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, in via del Gregorio, 13 (Piazza Ariostea).
Sarà consentito seguire l’evento in presenza, fino a esaurimento dei posti disponibili.
- Saluto del Presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, prof.ssa Alessandra Fiocca
- Presentazione del libro Materiali per lo studio della produzione a stampa nella Ferrara del XVIII secolo a cura del prof. Ranieri Varese (già docente dell’Università di Ferrara e dell’Università di Urbino, studioso e scrittore) con la pstfazione di Maria Gioia Tavoni.
Abstract
L’attività di stampa a Ferrara, nel XVIII secolo, non è mai stata oggetto di indagine storico critica. Nella completa assenza di studi precedenti l’autore ha raccolto notizie e materiali che consentono un primo riconoscimento della situazione.
Numerosi sono gli editori attivi in città. Il più importante è certamente Bernardino Pomatelli il quale inizia la produzione nel XVII secolo e la continua, con gli eredi, sino alla prima metà del XIX. La marca editoriale, tre melograne col motto tassiano pulcriora latent, sarà ripresa da Filippo De Pisis. Presenza meno continua hanno Bernardino e Giuseppe Barbieri (sino al 1767); Bolzoni Giglio (sino al 1744); Giovanni e Antonio Coatti (negli anni ’70 del secolo); Giuseppe Rinaldi (1752 sino ai primi dell’Ottocento). Più effimera la vita di Girolamo Filoni e Tommaso Fornari; Francesco Gardi ‘all’insegna del Sansone’ è presente solo nel 1760.
Importanti sono gli incarichi di ‘stampatore camerale’ e di ‘stampatore episcopale’ i quali godono dell’esclusiva delle stampe promosse dalla Legazione, dal Maestrato e dalla Arcidiocesi.
Il volume raccoglie esempi di associazioni, di dediche; pubblica l’inedita Lezione sulla dedica di Girolamo Baruffaldi; pubblica il catalogo della libreria di Bernardino Pomatelli del 1732, conservato a Parigi nella Bibliothèque Nationale de France; stampa il catalogo delle Imprese degli stampatori ferraresi del Faustini; raccoglie i nomi degli associati per la precoce traduzione italiana del testo di Rousseau Discorso sulle scienze e arti. Altro ancora.
Nelle tavole è raccolta larga esemplificazione dei capilettera utilizzati dagli editori ferraresi. Ampio spazio è dedicato al ruolo delle immagini all’interno dei libri editi nel secolo.
Nel volume non si tacciono le difficoltà derivate: dalla impossibilità di utilizzare l’archivio notarile antico depositato presso l’Archivio di Stato e inagibile a causa del terremoto del 2012; dal ridotto trasferimento, ad opera della Biblioteca Ariostea, delle schede Staderini in SBN; dalla mancanza degli ‘annali’. Si ricorda inoltre la vicenda dei disegni di Giuseppe Ghedini, già all’Ariostea, legati all’edizione del Ricciardetto, e il mancato intervento per il loro recupero dell’Amministrazione Comunale.
L’autore, ferrarese, allievo della Scuola Normale Superiore e, a Pisa, già assistente di Carlo Ludovico Ragghianti, è stato direttore, a Ferrara, dei Musei Civici di Arte Antica dal 1970 al 1985; poi professore ordinario di storia dell’arte moderna presso le università di Urbino e di Ferrara.
La postfazione è di Maria Gioia Tavoni già direttrice della Biblioteca Manfrediana di Faenza, poi professore ordinario di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia presso l’Alma Mater di Bologna.
Comments are closed.