Giovedì 16 febbraio 2023alle ore 15.30, convegno di studi archeologici dalla Biblioteca “Lionello Poletti” dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, in via del Gregorio, 13 (Piazza Ariostea).


Sarà consentito seguire l’evento in presenza, fino a esaurimento dei posti disponibili o in collegamento streaming al seguente link: meet.google.com/xgv-mbpn-xbi


La seduta è aperta a tutta la cittadinanza interessata all’evento.


  • Saluto della Presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, prof.ssa Alessandra Fiocca (professore ordinario e prorettrice dell’Università di Ferrara)
  • introduzione al pomeriggio di studi, dott.ssa Chiara Guarnieri (Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e la province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

PROGRAMMA

I SEZIONE – LA CITTÀ

ore 15,45 – Dalla Chiesa di Belfiore al Complesso di Santa Maria degli Angeli: studi e scavi archeologici

  • Chiara Guarnieri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • Giovanna Bucci, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, Università di Ferrara

ore 16,05 – Indagini archeologiche e dati paleobotanici nel giardino di Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro

  • Maurizio Molinari, Archeologo libero professionista
  • Marco Marchesini, Laboratorio di Archeobotanica, Università degli Studi di Ferrara
  • Silvia Marvelli, Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica – C.A.A. Giorgio Nicoli, San Giovanni in Persiceto (BO)

ore 16,25 – La cultura del bagno alla corte estense: la vasca di Palazzo dei Diamanti

  • Chiara Guarnieri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

II SEZIONE – IL TERRITORIO

ore 16,45 – L’occupazione romana del territorio di Argenta: l’edificio pubblico in località Frittelline

  • Chiara Guarnieri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • Flavia Amato, Archeologa libero professionista

ore 17,05- Lungo il Gabellus: il nucleo insediativo e produttivo di età romana in località Prospera di Burana-Scortichino (Bondeno)

  • Simone Bergamini, Archeologo
  • Giulia Guidorzi, Archeologa

ore 17,25 Un nuovo contesto tra Tardo Antico e Alto Medioevo: le pievi di S. Venanzio di Coccanile (Copparo)

  • Chiara Guarnieri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • Marco Bruni, Archeologo libero professionista
  • Barbara Bramanti, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, Università degli Studi di Ferrara

Abstract

Il pomeriggio di studi, dal titolo Archeologia a Ferrara e nel territorio ferrarese: nuove scoperte, ha come
finalità l’aggiornamento del pubblico sui più importanti rinvenimenti che hanno interessato negli ultimi anni
la città di Ferrara e il suo territorio.
La prima parte degli interventi prenderà in esame tre scavi che hanno interessato complessi monumentali di
età rinascimentale a Ferrara. Si tratta in particolare della Chiesa e del Convento di Santa Maria degli Angeli,
poco lontana dalla Delizia di Belfiore, del giardino di Palazzo Costabili, meglio conosciuto come la sede del
Museo Archeologico Nazionale e di Palazzo dei Diamanti dove è stata recentemente scoperta, durante i lavori
di restauro, una stanza con vasca da bagno del XVI secolo, che sarà visibile al pubblico all’interno del percorso
museale a partire dal 18 febbraio prossimo.
La seconda parte del pomeriggio sarà dedicata al territorio ferrarese, fatto oggetto negli ultimi anni di
importanti scoperte che consentono di conoscerne maggiormente le potenzialità archeologiche. Si inizia con
la scoperta, nel territorio di Argenta, di un magazzino (horreum) che costituisce la prima documentazione
della frequentazione di età romana della zona. Il secondo intervento presenterà i primi risultati di un progetto
che riguarda il popolamento di età romana nel bondenese, mentre l’ultimo riguarderà la straordinaria
scoperta a Coccanile di Copparo di tre pievi, poco distanti le une dalle altre, dedicate a San Venanzio: un
documento unico di continuità di culto dal VII secolo d.C. fino alle soglie dell’età moderna.