Venerdì 24 settembre 2021, alle ore 16,30, escursione culturale alla scoperta della Chiesa di Santa Maria Nuova e della cripta degli Aldighieri, con appuntamento sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Nuova, in via Aldighieri, 46.
Iniziativa culturale volta a celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Iniziativa organizzata dall’Accademia delle Scienze di Ferrara in collaborazione con: Comune di Ferrara (Assessorato alla Cultura), Ferrariae Decus e Parrocchia di Santa Maria Nuova e San Biagio.
PROGRAMMA
- Saluto del Presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, dott. Francesco Scutellari
- Saluto del parroco della Chiesa di Santa Maria Nuova, don Renzo Foglia
- Visita guidata dagli esperti prof.ssa Marialucia Menegatti (storica dell’arte, ricercatrice indipendente e docente UniPD) e dal dott. Francesco Scafuri (storico dell’arte).
ABSTRACT
Durante la visita guidata, gli esperti (Marialucia Menegatti e Francesco Scafuri) ripercorreranno la storia straordinaria e nel contempo travagliata della Chiesa, ricca di elementi di interesse, come la cripta della famiglia Aldighieri e l’opera dello Scarsellino dedicata al Miracolo della neve.
Santa Maria Nuova, di antica origine, nel 1278 è documentata come parrocchia, mentre tra XIV e XV secolo fu profondamente ristrutturata. In seguito decadde, ma si riprese a partire dal 1708, anno in cui la Chiesa di San Biagio, che si trovava in prossimità dell’incrocio di viale Cavour con via Cittadella, fu demolita per far posto alla spianata della Fortezza Pontificia, così il titolo e i diritti vennero trasferiti nel nostro edificio di culto. Chiusa nel 1796 in seguito alle soppressioni napoleoniche, la Chiesa fu riaperta nel 1812 ma privata del titolo di parrocchia. Alla fine del XIX secolo, in occasione del rifacimento del pavimento, fu rinvenuto il sepolcro della famiglia degli Aldighieri e una parte del muro della chiesa primitiva. Nel 1921, anno del VI centenario della morte di Dante, fu poi costruita una piccola cripta detta appunto degli Aldighieri dove nell’occasione, secondo le cronache e gli studi dell’epoca, furono composti i resti di membri dell’antica famiglia, ‘avi di Dante Alighieri’. La stessa facciata, che era stata trasformata nel Settecento, nello stesso anno riacquistò attraverso un restauro piuttosto ardito il suo aspetto tre-quattrocentesco; nel contempo anche il fianco meridionale assunse l’attuale architettura. Nel 1938 Santa Maria Nuova fu di nuovo elevata a parrocchia, ma nel 1944 venne colpita dai bombardamenti: l’abside fu in gran parte demolita, crollò il soffitto e la cripta venne squarciata. L’opera di ricostruzione, iniziata nell’immediato dopoguerra, si concluse nel 1949, ma anche in seguito si segnalano interventi interni, grazie ai quali la chiesa acquisì nuovamente il decoro che meritava. All’interno, dietro l’altare maggiore, assume particolare rilevanza il Miracolo della Neve dello Scarsellino, opera che richiama la stessa storia e la tradizione legate all’edificio di culto; da segnalare, inoltre, un crocifisso ligneo di Tommaso Gandolfi (XVII secolo), oltre alla già citata cripta degli Aldighieri, meta di studiosi e visitatori, anche se per diversi aspetti questo luogo è ancora avvolto nel mistero.
Comments are closed.